La mia priorità è sostenere il “diritto a restare” nella propria città, nella propria regione, nel proprio Paese. Credo in una Unione Europea che sostiene la crescita e gli investimenti nei territori sul modello di Next Generation EU e che investe su chi sceglie di restare e di essere protagonista delle scelte e della crescita della propria comunità.
Nell’ambito dei nuovi fondi strutturali, sarà cruciale introdurre vincoli specifici per sostenere il reinsediamento di attività artigianali e per le piccole e medie imprese del territorio. Questi dovrebbero includere misure mirate a incentivare la creazione di nuove imprese e il rafforzamento di quelle esistenti, favorendo lo sviluppo economico locale.
Dobbiamo rafforzare il Fondo per la Transizione Giusta e il Fondo Sociale Europeo per finanziare la formazione in lavori green e aumentare l’occupazione di qualità. Oltre a creare posti di lavoro, questa manovra favorisce la manutenzione e la cura del territorio, l’adattamento e il contrasto al dissesto idrogeologico, al fine di coordinare gli interventi in modo strutturato e identificabile.
Le politiche giovanili saranno incentrate sull’istruzione continua e specializzata. Introdurremo incentivi fiscali e finanziari per le imprese che assumono giovani, con particolare attenzione ai NEET (Non in Education, Employment, or Training) privilegiando quelle che offrono provate condizioni di lavoro sicure e rispettose delle normative.
Ci impegneremo per incrementare gradualmente il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale fino al raggiungimento del 7,5% del Prodotto Interno Lordo (PIL) entro il 2028. Questo aumento, oltre all’ammodernamento delle strutture, permetterà di attivare un Piano di assunzioni straordinario al fine di ridurre le liste d’attesa e garantire un migliore accesso alle cure.
L’erogazione di agevolazioni fiscali e finanziamenti interni deve essere condizionata al rispetto, da parte delle imprese beneficiarie, di criteri riguardanti i contratti, le condizioni di sicurezza del lavoro, i principi di parità di genere e non discriminazione, nonché l’adesione a progetti sugli investimenti sostenibili e la responsabilità sociale delle imprese.
È necessaria una specifica iniziativa europea per le zone a rischio di spopolamento e per incoraggiare i giovani a restare nel territorio, con risorse dedicate e il sostegno a reti strutturate di soggetti e progetti. È fondamentale implementare politiche mirate che rafforzino in queste aree i servizi essenziali come sanità, scuola, trasporti e connettività.
Istituiremo un programma educativo nelle scuole e nelle comunità locali, comprensivo di campagne pubbliche e spingendo sulla collaborazione tra Istituzioni e Associazioni impegnate, per aumentare la consapevolezza sulla gestione dei rifiuti e sull’importanza della tutela ambientale e sanitaria, in particolare nelle zone a rischio della Terra dei Fuochi.
Sosterremo la promozione delle energie rinnovabili e la riduzione delle fonti fossili, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica, in linea con le proposte e i regolamenti dell’Unione Europea. Contestualmente, attiveremo programmi di sviluppo capaci di creare opportunità di lavoro e investimenti green per sostenere l’economia e l’occupazione sostenibile.
La nostra priorità è accompagnare la transizione dalle pratiche intensive verso pratiche agricole sostenibili. Questo significa non solo promuovere l’agricoltura biologica, ma anche ridurre drasticamente l’uso di pesticidi e fertilizzanti sintetici che minacciano la nostra salute, l’ambiente e il benessere animale.